Categorie
News

Risplende la chiesa dei Santi Antonio e Lucia a Velo Veronese

Un clima di grande festa e di orgoglio comunitario ha accompagnato ieri, domenica 17 dicembre, il taglio del nastro della chiesa di Sant’Antonio e Santa Lucia in contrada Retz, a Velo Veronese, ai piedi del Monte Purga. 

Il manufatto sacro, eretto per la prima volta nel 1670 per volere del reverendo don Ferrari Retz, è tornato a risplendere dopo alcuni lavori di restauro resi possibili grazie al TI 7.6.1. dal titolo “Recupero e riqualificazione del patrimonio architettonico dei villaggi e del paesaggio rurale” messo a disposizione del GAL Baldo-Lessinia con il Programma di Sviluppo Locale 2014-2022

L’interno della chiesa di Sant’Antonio e Santa Lucia a Velo.

Presenti all’evento il sindaco di Velo Veronese Mario Varalta, che ha ringraziato tutta la comunità per essere presente in un giorno così importante e il GAL per aver contribuito al recupero di un manufatto identitario del territorio. Per la Regione Veneto è intervenuto il consigliere Stefano Valdegamberi, che ha ricordato alcuni cenni storici della chiesetta, e per la Provincia di Verona Federica Losi.

Il taglio del nastro.

L’architetto Guido Pigozzi ha spiegato i passaggi principali dell’intervento di restauro e il regista Alessandro Anderloni ha coinvolto e resi protagonisti della giornata alcuni bambini delle scuole limitrofe con canti e letture di poesie. Presenti anche i Gruppi Alpini locali.

Per il GAL Baldo-Lessinia è intervenuto il presidente  Ermanno Anselmi: «Siamo felici di essere qui, nel cuore di una festa di comunità. La chiesetta dei Santi Antonio e Lucia che oggi torna al suo splendore ha un doppio significato, che coincide con gli obiettivi del GAL: da una parte recuperiamo un manufatto che è testimone di storia, tradizioni, cultura, dall’altra recuperiamo un luogo di socialità, che vive ed è a disposizione per momenti di aggregazione. E questo è meraviglioso».

Guido Pigozzi, Mario Varalta ed Ermanno Anselmi

«Ieri c’è stata anche l’occasione per ribadire ai presenti che prosegue la politica del GAL. – aggiunge Anselmi – Anche con nella prossima Programmazione, F.U.T.U.R.A., ufficializzata dalla Regione Veneto venerdì scorso, ci saranno delle misure per valorizzare il patrimonio storico, culturale e architettonico dei nostri comuni, con riferimento a chiesette, capitelli, arte sacra che sono custodi delle nostra tradizione e, come dicevo prima, luoghi di incontro e di pensiero».

L’intervento di Ermanno Anselmi, presidente del GAL Baldo-Lessinia.

Gli interventi 

La chiesa, costituita da un’unica aula a volta a botte che si conclude con una piccola abside, anch’essa con volta a botte alla quale si aggiungono due lunette laterali, è stata oggetto di un risanamento generale, visto che la presenza di umidità era visibile all’interno dello stabile ad altezze rilevanti, in assenza di impianti di illuminazione e di riscaldamento. 

Gli interventi sono partiti da un preconsolidamento delle pellicole pittoriche e dal consolidamento degli intonaci sulle superfici dipinte, a cui è seguita una pulitura della policromia dei dipinti e alla stuccatura di alcune parti che richiedevano di essere compensate. 

Un particolare dell’abside (Foto Federica Losi)

Sempre per eliminare fonti di umidità, la preesistente pavimentazione in mattonelle in cemento è stata sostituita con lastre di pietra della Lessinia di grandi dimensioni posate a correre, al di sotto del quale è stato realizzato un vespaio con soprastante battuto e massetto su cui sono posate le pietre.  

E’ stata aggiunta anche l’illuminazione interna con punti luci posizionati sopra la trabeazione agli angoli della navata per illuminare le volte, e dei punti luce, posizionati anch’essi sopra la trabeazione, ad illuminare la cupola semicircolare del coro e l’abside. Sono, infine, stati ripuliti i muretti esterni e le fughe stuccate sottolivello con un intonaco a base di calce e sabbia di Progno. 

Un dettaglio dell’abside e dell’altare (Foto Federica Losi).

La storia

La chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova, protettore degli animali, e Santa Lucia, è situato alla base del Monte Purga, in contrada Retz nel Comune di Velo Veronese, lungo quella che al tempo era denominata “strada comunale Fontana”, oggi divenuta una strada interna alla contrada, poiché sostituita dalla Provinciale 13.  Come dicevamo, risulta essere stata costruita nel 1670 per volere del reverendo don Ferrari Retz. Infatti, proprio nel tardo Seicento, oratori e capitelli architettonici cominciarono ad essere innalzati prendendo il posto delle “colonnette”. 

Sant’Antonio da Padova (Foto Stefano Valdegamberi)

La visita pastorale del vescovo veronese Giovvani Sebastiano Pisani II (vescovo dal 1669 al 1690), avvenuta nel luglio del 1671 ci lascia importanti notizie storiche riguardo la piccola chiesetta. La visita ebbe inizio da Alcenago e comprese tutta la Lessinia. L’arrivo a Velo fu il 7 luglio 1671.  Dopo la visita alla Chiesa Parrocchiale fu la volta degli oratori minori situati nelle contrade. 

Dall’osservazione dell’impostazione della facciata antecedente quest’ultimo restauro e, soprattutto, dalle decorazioni interne che rivestono le pareti, nonché dalla pavimentazione in cementine, si può supporre che indicativamente negli anni ’20-’30 del Novecento vi sia stato un importante intervento di rinnovo.


Una foto dell’esterno della chiesetta.

INTERVENTO 19.1.1 INTERVENTO 19.4.1 INTERVENTO 19.2.1.X

“Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020.
Organismo responsabile dell’informazione: GAL Baldo-Lessinia.
Autorità di gestione: Regione Veneto – Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione”