Lunedì 5 maggio, nella sede del GAL Baldo-Lessinia a Soave, si è tenuto un incontro strategico promosso dal presidente Ermanno Anselmi, volto a rafforzare la rete territoriale dell’Est Veronese e della Lessinia centrale e orientale. Alla serata hanno partecipato alcuni beneficiari dei bandi GAL, insieme a rappresentanti del gruppo Sharryland, partner progettuale dell’iniziativa, ideato da Luigi Alberton.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di avviare un processo condiviso di costruzione o di rafforzamento di una rete territoriale, sul piano economico – produttivo, di beni e servizi, mettendo al centro le connessioni tra soggetti piuttosto che le singole attività. Una rete che possa farsi promotrice, in modo omogeneo, coerente e governato da regole comuni definite dagli stessi portatori di interesse, di un territorio unico e straordinario, ricco di potenzialità.
«L’idea – ha spiegato Anselmi – è quella di sviluppare una vera e propria filiera di sviluppo territoriale, che coinvolga non solo le aziende agricole e le realtà extra-agricole, ma anche, in un secondo momento, gli enti locali. L’obiettivo è arrivare a una piena consapevolezza del territorio, del suo paesaggio e delle sue economie, partendo dalle esperienze virtuose dei beneficiari più attivi e motivati».
Il GAL si propone quindi non solo come promotore, ma come accompagnatore di un progetto sperimentale, che potrebbe evolversi in un contratto di rete per definire una vera e propria identità territoriale condivisa. Un processo che parte dal basso, grazie all’entusiasmo e all’impegno dei soggetti coinvolti, e che punta a generare valore identitario, economico e culturale per tutta l’area.
La serata ha visto la partecipazione attiva dei presenti, tra cui la direttrice del GAL stesso, Elisabetta Brisighella, e l’intervento del partner scelto per facilitare e stimolare il dialogo. I contributi emersi sono stati numerosi e di grande interesse, confermando la voglia di collaborare e di immaginare un futuro condiviso.
«Ci auguriamo – ha concluso Anselmi – che questo sia solo l’inizio di un percorso che possa coinvolgere sempre più attori del territorio, dando vita a qualcosa di veramente importante, significativo e durevole».
