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Tripla festa a Bolca: mostra, anniversario e inaugurazione di un bar

Il Museo dei Fossili di Bolca, uno dei più importanti siti espositivi d’Italia per la presenza di elementi fossiliferi risalenti a oltre 50 milioni di anni fa e ritrovati nei giacimenti vicini, tra cui la famosa Pesciara, ieri ha vissuto tre momenti importanti dal punto di vista istituzionale e non solo.

In primis è stata inaugurata la mostra fotografica itinerante dal titolo “Non solo pesci, la biodiversità di Bolca”, la cui ideazione, sia per i testi che per le immagini, è a cura di Irene Tomelleri.

L’esposizione, già presente nei mesi scorsi al Museo di Storia Naturale di Verona e ora visitabile a Bolca fino al 31 dicembre 2023, consente di ammirare alcuni esemplari mai esposti di fauna e flora rinvenuti nel corso degli scavi presso i giacimenti proprio della Pesciara e del Monte Postale, con lo scopo di far conoscere al grande pubblico la varietà di organismi, sia vegetali che animali, che questi due siti paleontologici hanno restituito nel tempo.

La mostra ha suggellato un altro momento solenne che sarà ampliato e celebrato ulteriormente nel prossimo autunno con tutte le autorità italiane e tedesche, ovvero il 50° anniversario tra la cittadina di Bolca e quella di Eichstätt, situata nel Land della Baviera. La “grande città circondariale” (große Kreisstadt), così è conosciuta anche Eichstätt è accomunata alla cittadina dell’alta Val D’Alpone dall’origine storica e dalla presenza di fossili: circa 150 milioni di anni fa vi era qui la riva settentrionale del mar giurassico con scogliere coralline e lagune, a causa delle quali si depositarono strati di calcare di Solnhofen, che incorporarono resti di animali e piante che si fossilizzarono. Alla fine dell’ultima era glaciale (circa un milione di anni fa) nacque la media valle dell’Altmühl, ove rimasero scogliere coralline pietrificate come segni della formazione geologica e distinguono oggi le colline del Giura.

Irene Tomelleri con Anselmi e i sindaci.

Infine, la giornata di ieri ha visto protagonista anche la giovane Sara Cerato, esponente della terza generazione della storica famiglia proprietaria del Museo, che grazie a un finanziamento del GAL Baldo-Lessinia, con il TI 6.4.2., ha potuto avviare un’attività di bar ristorante all’interno del complesso museale.

A tutti e tre i momenti hanno partecipato il sindaco di Vestenanova Stefano Presa, il sindaco di Selva di Progno Marco Antonio Cappelletti (presente anche in veste di consigliere del Parco Naturale Regionale della Lessinia) e il presidente del GAL Ermanno Anselmi.

Una mattinata ricca di emozioni. – racconta Anselmi – Abbiamo ammirato da vicino i reperti fossili di rara bellezza contenuti nel Museo, sia quelli esposti sia quelli richiamati dall’ottima mostra fotografica di Irene Tomelleri, e, celebrando il 50° anniversario italio-tedesco tra Bolca ed Eichstätt, abbiamo colto tutta la soddisfazione di Sara Cerato nell’aprire la sua attività ricettiva”.

Sara Cerato con la direttrice del GAL Elisabetta Brisighella e il presidente Ermanno Anselmi.

“Con questa ultima inaugurazione, Sara non ha offerto solo un servizio alla comunità di Bolca, ma, essendo inserita nel complesso museale, ha integrato con un elemento qualificante l’offerta del museo stesso. I turisti che da tutta Europa, e non solo, salgono qui per ammirare una delle esposizioni più interessanti e uniche al mondo, da oggi hanno anche la possibilità di trovare ristoro e accoglienza. Complimenti, quindi, a Sara per il coraggio, la determinazione, e per essersi rivolta al GAL per realizzare il suo piccolo grande sogno imprenditoriale. Ne siamo orgogliosi”.


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“Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020.
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