Domenica 29 giugno, a Fosse di Sant’Anna d’Alfaedo, si è svolta una nuova edizione della Malgalonga, la tradizionale camminata tra malghe e sapori che unisce il piacere dell’attività all’aria aperta alla valorizzazione della cultura gastronomica della Lessinia. L’evento, organizzato dal Comitato Fosseland, ha avuto la collaborazione del Comune di Sant’Anna d’Alfaedo, guidato dal sindaco e consigliere GAL Raffaello Campostrini, e della Pro Loco locale, presieduta da Marcella Marconi.

Quest’anno l’iniziativa si è arricchita di un’importante novità grazie al sostegno del GAL Baldo-Lessinia, che ha inserito all’interno della manifestazione un progetto di inclusione sociale, realizzato in collaborazione con alcune sezioni del CAI (Tregnago, Cesare Battisti e Verona), di volontari del territorio, della Residenza Bartolomeo della Scala e con il patrocinio dell’Ulss 9 Scaligera. Nello specifico, un gruppo di partecipanti con disabilità ha potuto affrontare un tratto del percorso (due soste dedicate ad antipasto e primo piatto) grazie al supporto dei volontari e alla presenza di due joelette, carrozzine da trekking che permettono a chi ha difficoltà motorie di vivere l’esperienza del sentiero.




«Il GAL ha deciso di aderire per il terzo anno consecutivo a questo progetto di inclusione sociale condiviso nel calendario generale dell’Ulss 9 Scaligera – ha spiegato Sofia Boscaini – mantenendo la collaborazione con il CAI e inserendoci quest’anno in una manifestazione molto sentita come la Malgalonga. La mattinata è stata ricca di emozioni, tra risate e turni alla guida delle joelette, passando per momenti di condivisione davanti a un piatto di gnocchi della Lessinia. Il CAI è una realtà appassionata e instancabile, e il Comitato Fosseland ci ha accolto con grande entusiasmo e disponibilità».

Carlotta, una delle partecipanti trasportate in joelette, ha vissuto per la prima volta un’escursione su sterrato: «È stata un’esperienza adrenalinica e bellissima. Non avrei mai potuto fare una cosa del genere da sola. I volontari sono stati bravissimi, mi sono sentita parte di un gruppo e per questo sono felicissima».

Francesca Lovat, consigliera del Comitato Fosseland, ha raccontato il senso profondo dell’adesione all’iniziativa proposta dal GAL: «Abbiamo accolto la proposta con entusiasmo, anche pensando a dei cari amici che ora vivono nella casa di riposo di Erbezzo. Abbiamo fatto di tutto per permettere a lui (che all’ultimo non ha potuto) e ad altri ospiti di partecipare alla camminata, anche solo per un tratto. Per noi è stato importante aprire la manifestazione a questo tipo di iniziative e speriamo di poterlo rifare in futuro».

Commosse e sentite anche le parole dei volontari del CAI, protagonisti della giornata al fianco dei partecipanti: «È stato bellissimo condividere la montagna con persone che normalmente non potrebbero farlo. Carlotta, ad esempio, non aveva mai provato un single track tra sassi e radici, e si è fidata completamente di noi. È stato emozionante vederla sorridere, sentirla parte del gruppo. Questo è un progetto di inclusione a 360 gradi, dove la fiducia ripaga ogni sforzo».

Anche il presidente del GAL, Ermanno Anselmi, che aveva presentato l’iniziativa lo scorso 11 giugno presso il ristorante Il Mangiabottoni davanti alla direttrice dell’Ulss 9 Scaligera Patrizia Benini, ha voluto sottolineare il valore profondo che sta dietro a questa iniziativa: «Essere presenti a fianco del territorio anche nel sociale è per noi fondamentale. Promuoviamo da anni un’idea di montagna accessibile e di turismo inclusivo, e queste occasioni sono momenti di vera sensibilizzazione per tutta la comunità. Tutti meritano di emozionarsi davanti al paesaggio straordinario come il nostro».
La giornata, baciata dal sole e accompagnata da un clima di festa, ha mostrato quanto la Lessinia possa essere davvero di tutti, se vissuta con spirito di accoglienza e collaborazione. Un passo alla volta, verso una montagna più aperta, inclusiva e condivisa.


