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I nove GAL veneti in Regione per le linee guida sulla comunicazione

Si è svolto ieri nella sede della Regione Veneto di via Torino, a Mestre, l’incontro di coordinamento organizzato dalla Direzione Adg FEASR Bonifica e Irrigazione per spiegare ai direttori e ai responsabili animazione e comunicazione dei nove GAL veneti le linee guida previste dal nuovo Piano di Comunicazione per la Programmazione 2023-2027.

Presenti all’incontro il dirigente AdG Gionata Asti, la responsabile ufficio sviluppo locale LEADER Nicoletta Gusella, il responsabile comunicazione Adg Alessandro Tomasutti e il coordinatore del Comitato tecnico di selezione delle strategie Alessandro Simonato.

«Abbiamo voluto convocare qui, in particolare, i RAC (responsabili animazione e comunicazione), assieme ai loro direttori, proprio per spiegare i motivi per cui abbiamo deciso di introdurre a livello formale questa figura all’interno degli organigrammi dei GAL – ha esordito Asti – Questi responsabili hanno prima di tutto il compito di aiutare l’Autorità a condurre in maniera efficace le linee guida sulla comunicazione dei PSL e siamo certi che grazie al Piano di Comunicazione che avranno il compito di redigere, riusciranno a valorizzare gli obiettivi e la mission della prossima Programmazione».

L’intervento di Gionata Asti.

«Dal punto di vista della comunicazione questa Programmazione rappresenta una discontinuità – ha aggiunto Tomasutti. -Ricordo come ad una riunione con i direttori che si era tenuta nel 2018, tra le criticità emerse nella conduzione del PSL c’erano la mancanza di figura ad hoc per la comunicazione e animazione, la mancanza di tempo risorse e l’assenza di un piano o una strategia condivisa per comunicare. Ebbene, ora ci sono nove Piani di Animazione e Comunicazione, nove responsabili e quindi nove referenti e nove budget compresi tra il 10 e il 12%, per una media di 94.000 euro, da destinare a questa attività».

L’intervento di Alessandro Tomasutti.

Durante la prima parte della mattinata sono emersi tre concetti chiave: il primo, è che bisogna distinguere le attività che ricadono nell’animazione e quelle che ricadono nella comunicazione, c’è una differenza sostanziale; il secondo è che serve e va esplicitata una visione pluriennale dell’attività comunicativa e di animazione; il terzo è che le nuove tematiche introdotte dai nuovi PSL cambieranno la percezione dei GAL all’esterno e questa percezione va accompagnata da azioni di comunicazione efficaci.

Il Piano di Animazione e Comunicazione, nel dettaglio, si articola in nove parti, indicate all’inizio del documento. Vanno individuati i target, gli obiettivi specifici e i contenuti più rilevanti dal punto di vista strategico. L’animazione è la parte più delicata, anche se fa parte del LEADER da sempre: «bisognerebbe che emergesse in maniera cristallina e distinta dalla comunicazione» ha sottolineato Tomasutti.

All’interno del documento vanno definiti anche gli output di comunicazione: web e social, eventi e incontri, campagne pubblicitarie: grande novità, le sponsorizzate per i social, ufficio stampa: materiali e pubblicazioni, video e prodotti multimediali.

«La parte più delicata, alla quale diamo molta importanza è proprio la distinzione tra animazione e comunicazione. – ha proseguito Alessandro Tomasutti – La prima utilizza gli strumenti della seconda, ma non tutti gli strumenti della comunicazione sostengono azioni di animazione e non sempre gli strumenti della comunicazione sostengono azioni di animazione».

«Se dovessimo dare una definizione per distinguere le due aree, diremmo che l’animazione è sensibilizzazione finalizzata all’accrescimento della cooperazione e capacità di creazione di reti all’interno di comunità, uscendo anche all’esterno del perimetro della Strategia, mentre la comunicazione sta solitamente dentro quel perimetro».

«Sul ruolo dei GAL come animatore del territorio abbiamo iniziato un percorso di preparazione già da tempo. – ha aggiunto Nicoletta Gusella – Il GAL non è solo quell’associazione che finanzia a livello locale, è molto di più. L’approccio LEADER, come già sottolineato, punta al coinvolgimento sia per costruire una Strategia più rispondente ai fabbisogni del territorio, sia per la creazione e il rafforzamento delle reti. Con questo Piano di Comunicazione vogliamo consegnare ai GAL uno strumento in più per perseguire queste finalità».

L’intervento di Nicoletta Gusella.

«Il tema prioritario per i prossimi anni sarà quello della vivibilità dei territori, che si ottiene solo se si offrono servizi e occupazione. – ha proseguito GusellaAttraverso le commissioni GAL-AVEPA tutte le istruttorie dei bandi vengono gestite esternamente ai Gruppi di azione locale, e questo affinché i GAL stessi abbiano più tempo per svolgere attività di animazione con uno sguardo rivolto al futuro piuttosto che al passato».

All’incontro, dicevamo, è intervenuto anche Alessandro Simonato, il quale ha mostrato una relazione tecnica per ricalibrare e ridefinire meglio il rapporto tra fabbisogni dei territori, azioni dei GAL e conseguenti finanziamenti da parte della Regione.

Presenti per il GAL Baldo-Lessinia la direttrice Elisabetta Brisighella e il responsabile animazione e comunicazione Matteo Scolari. Il Piano di Comunicazione deve essere approvato dai rispettivi consigli di amministrazione dei GAL e presentato in Regione entro il 30 aprile prossimo per l’approvazione finale.

Matteo Scolari ed Elisabetta Brisighella.

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“Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020.
Organismo responsabile dell’informazione: GAL Baldo-Lessinia.
Autorità di gestione: Regione Veneto – Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione”