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Val d’Alpone, a Fieracavalli tutti insieme per la candidatura Unesco

Giornata da ricordare per la Val d’Alpone quella di ieri a Fieracavalli. Il Parco Naturale Regionale della Lessinia ha portato nello stand della Regione Veneto alcune delle eccellenze dell’area tutelata: su tutti i tesori rappresentati dai tesori fossili della Pesciara di Bolca, del Monte Purga e del Monte Postale, i Basalti colonnari di San Giovanni Ilarione e gli strati fossiliferi di Roncà.

Il Presidente Luca Zaia mostra un fossile di Bolca assieme a Massimo Cerato.

Si è anche coniugata la storia (e preistoria) con il presente e il lavoro rurale, dando spazio anche all’enogastronomia a km Zero, con la soppressa di Brenton, la patata di Bolca, il Durello dei Lessini.

Ermanno Anselmi assieme alla presidente dell’associazione della Patata di Bolca.

All’incontro, che è servito per presentare l’iter di candidatura della Val d’Alpone a Patrimonio dell’Unesco, hanno partecipato il presidente Parco Giuliano Menegazzi, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, l’assessore regionale Cristiano Corazzari, il presidente della Provincia Flavio Pasini, i sindaci della Val d’Alpone, i membri del consiglio direttivo e della Comunità del Parco dell’Ente e il presidente del GAL Baldo-Lessinia Ermanno Anselmi

Proprio il GAL è stato promotore in questo territorio di diverse iniziative, una su tutte il finanziamento di complessivi 420 mila euro per la nascita dell’itinerario turistico denominato “Alta Via dell’Alpone – Natura, vulcani e fossili verso Bolca”. Sei comuni della zona est della provincia di Verona, che sono Vestenanova, Montecchia di Crosara, Roncà, Monteforte d’Alpone, Soave e, appunto, San Giovanni Ilarione, si sono uniti per creare un percorso ciclopedonale che sarà inaugurato la prossima primavera.

Guarda l’intervista ad Ermanno Anselmi

I riflettori sono stati accesi su Bolca e i suoi fossili, che potrebbero proiettare l’area tra i beni naturalistici patrimonio Unesco. Ne è consapevole anche il Presidente Zaia che ha voluto al suo fianco anche Massimo Cerato, in rappresentanza della famiglia che da decenni custodisce la Pesciara. 

Guarda l’intervista a Luca Zaia

La candidatura intende esaltare quella che è una delle evidenze fossili più complete relative a un importantissimo intervallo della storia della Terra, che hanno fornito un ampio e dettagliato quadro della vita marina tropicale dell’Eocene, in un’epoca di profondo rinnovamento delle faune e delle flore, a testimoniare le fasi di completo recupero della biodiversità marina a seguito dell’ultima delle grandi estinzioni che hanno caratterizzato la lunga storia del nostro pianeta. Il presidente del Parco Giuliano Menegazzi parla della candidatura come un obiettivo che ha valore nazionale e non solo.

Guarda l’intervista a Giuliano Menegazzi

L’iter della candidatura, iniziato nel 2015, è stato presentato secondo il criterio VIII, come eccezionale testimonianza di uno dei momenti della storia del pianeta Terra, e l’auspicio ora è quello di arrivare a Parigi nel 2026 per ottenere l’inserimento nella lista di Patrimonio dell’Umanità di questi Tesori fossili, grazie anche al lavoro della associazione temporanea di scopo Val d’Alpone Fauna, Flora e Rocce del Cenozoico, nata per questo obiettivo e presieduta da Giamberto Bocchese.

Guarda l’intervista a Giamberto Bocchese

Nell’ambito della ricerca sulla documentazione storica dei siti della Val d’Alpone, è stata effettuata un’indagine storica anche di altri siti paleontologici famosi. I dati raccolti hanno evidenziato come i siti della Val d’Alpone abbiano il maggior numero di pubblicazioni e citazioni, con un elevato impatto storico a livello scientifico.


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“Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020.
Organismo responsabile dell’informazione: GAL Baldo-Lessinia.
Autorità di gestione: Regione Veneto – Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione”