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La frontiera del neuromarketing per comunicare lo sviluppo rurale

Dal neuromarketing alla collaborazione – come affrontare il presente e il futuro della comunicazione”. Questo il titolo del terzo e ultimo incontro di formazione organizzato dalla Direzione ADG FEASR Bonifica e Irrigazione per favorire la “comunicazione collaborativa”  tra gli attori del mondo rurale Veneto. Un ciclo di tre appuntamenti, distanziati di qualche mese l’uno dall’altro, che si è svolto presso la sede di Fondazione Forte Marghera a Mestre, destinato, in particolare, al Partenariato regionale PAC2030, di cui fa parte anche il GAL Baldo-Lessinia.

Venerdì 27 ottobre la direttrice del GAL Elisabetta Brisighella e il responsabile comunicazione e animazione Matteo Scolari hanno presenziato all’incontro: «Ringraziamo la Direzione per aver organizzato questo terzo momento di formazione e di approfondimento – noi avevamo partecipato anche al secondo – che serve per tenerci aggiornati sulle nuove frontiere della comunicazione istituzionale e per confrontarci con i colleghi del partenariato con l’obiettivo di valorizzare e “raccontare” al meglio lo sviluppo rurale» afferma Elisabetta Brisighella.

L’intervento di Franco Contarin

L’appuntamento è stato introdotto da Franco Contarin, direttore Adg FEASR Bonifica e Irrigazione: «Siamo giunti a questo terzo appuntamento e siamo soddisfatti dei risultati fin qui ottenuti. Lo scopo principale degli incontri che abbiamo organizzato è quello di coinvolgere gli attori protagonisti del partenariato e fornire loro strumenti efficaci per comunicare lo sviluppo rurale nei prossimi anni, su più canali, e pensiamo di esserci riusciti».

Collegate poi da Bruxelles e da Roma Alessia Musumarra, Policy analyst di European CAP Network, e Paola Lionetti, coordinatrice della comunicazione di Rete Rurale Nazionale. Alessia ha sottolineato come “fare rete” sia già un modo di comunicare e gli sforzi vanno concentrati sulla diffusione del contenuto attraverso la rete stessa, non solo nazionale, ma anche europea e internazionale.

Paola ha ricordato l’importanza di una comunicazione collaborativa, composta e arricchita da molti soggetti, coordinati da un direttore d’orchestra che in questo caso è proprio la Rete Rurale Nazionale.

La mattinata è proseguita con l’intervento in presenza di Alessandra Cecilia Jacomuzzi, docente di psicologia generale e neuroscienze cognitive dell’Università Ca’ Foscari di Venezia: «Neuromarketing, come si può intuire, è una parola composta che introduce un nuovo paradigma. – ha affermato – Contrariamente a quello che si dice, noi usiamo il 100% del nostro cervello, che costituisce il 2% della nostra massa corporea e consuma in media il 20% della nostra energia. E’ necessario conoscere e indagare questa parte del nostro corpo perché l’uomo, o il consumatore, non è un essere razionale, non cerca la soluzione ottimale, ma quella più soddisfacente in base al proprio contesto di appartenenza».

«Noi agiamo per mezzo di processi consci (razionali) e inconsci (emozioni), e, per esempio, il 95% degli acquisti avvengono per inconscio. Ecco che il neuromarketing si affianca al marketing tradizionale per rispondere a questa esigenza».

A far capire come si può applicare il neuromarketing alla comunicazione istituzionale è stato Antonio Deruda, coordinatore comunicazione digitale Presidenza italiana del G20: «C’è un concetto che dobbiamo tenere sempre presente, è quello di attrazione emozionale, in inglese “emotional arousal”. – ha spiegato – sia a livello visivo che scritto si cerca di fornire emozioni per coinvolgere meglio il pubblico di riferimento».

«I grandi operatori della comunicazione, ad esempio, stanno spingendo verso la trasparenza, fornendo informazioni agli utenti (vedi FB o Instagram), con logiche spinte alla gentilezza (nudging). ha proseguito  Deruda – Dovremmo emulare in qualche modo queste logiche, andando incontro a quello che il nostro pubblico si aspetta, coinvolgendolo nel processo conoscitivo in maniera aperta e partecipativa».

L’incontro è proseguito con una sessione pratica, sempre a cura di Antonio Deruda, che ha suddiviso il pubblico di partecipanti in gruppi di lavoro per rielaborare dei contenuti social seguendo le indicazioni fornite durante il corso.

La conclusione è stata affidata ad Alessandro Tomasutti, coordinatore della comunicazione istituzionale per lo Sviluppo Rurale della Regione Veneto.

L’intervento di Tomasutti.

Durante la mattinata è stato mostrato anche il video spot valorizza il “brand” Sviluppo rurale Veneto, che «lo riempie di significato e di senso e lo rende comprensibile a più pubblici possibili, raccontando in maniera chiara i temi che lo avvicinano alla cittadinanza».

Guarda lo spot


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“Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020.
Organismo responsabile dell’informazione: GAL Baldo-Lessinia.
Autorità di gestione: Regione Veneto – Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione”